Il 2 giugno 1946 le donne conquistarono la libertà di decidere con il voto. Ma oggi, ancora, non siamo libere. Libere di scegliere come vestirci, dove andare e a che ora, senza aver paura. Libere dalla violenza, di scegliere sia la famiglia che il lavoro, di essere riconosciute economicamente nella nostra professione. Che questo 2 giugno possa essere un appello per tutte e per tutti: non potrà esserci libertà finché le relazioni fra gli esseri umani non cambieranno davvero. Ieri come oggi tocca a noi. Continuiamo a conquistare la libertà di essere un paese giusto e libero dalle discriminazioni.