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https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_20_940
Buon 2 giugno!
Il 2 giugno 1946 le donne conquistarono la libertà di decidere con il voto.
Ma oggi, ancora, non siamo libere.
Libere di scegliere come vestirci, dove andare e a che ora, senza aver paura.
Libere dalla violenza, di scegliere sia la famiglia che il lavoro, di essere riconosciute economicamente nella nostra professione.
Che questo 2 giugno possa essere un appello per tutte e per tutti: non potrà esserci libertà finché le relazioni fra gli esseri umani non cambieranno davvero.
Ieri come oggi tocca a noi.
Continuiamo a conquistare la libertà di essere un paese giusto e libero dalle discriminazioni.
CONSULTORIO FAMILIARE, PD: “QUALUNQUE SERVIZIO GESTITO PRIVATAMENTE MA FINANZIATO PUBBLICAMENTE DEVE AVERE APPROCCIO LAICO E UNIVERSALE
MILANO – “Esprimiamo la nostra preoccupazione per la modalità con cui è stato assegnato e con cui verrà gestito il nuovo Consultorio Familiare di Peschiera Borromeo, situato in via 2 Giugno e gestito dalla Fondazione Centro per la Famiglia Cardinal Carlo Maria Martini.
Sappiamo che nella città mancava questo servizio da sette anni e riteniamo che i Consultori siano fondamentali per il sostegno e l’informazione ai giovani, alle giovani e alle famiglie, ma non possiamo non sollevare la nostra perplessità per quello che rischia di diventare un pericoloso precedente per Città Metropolitana di Milano.
Infatti, non è mai accaduto prima che un consultorio privato confessionale, unico partecipante a un bando di assegnazione della durata di 9 anni + 9 e dal valore di diverse centinaia di migliaia di euro, tenuto aperto peraltro solo pochi giorni, venisse finanziato in maniera così importante con dei fondi pubblici. La nostra preoccupazione è rivolta alla qualità e alla completezza dei servizi che verranno offerti. Crediamo fermamente che qualunque servizio gestito privatamente ma finanziato pubblicamente debba avere un approccio laico e universale.
Nel leggere l’offerta socio sanitaria del Consultorio, è evidente che tale completezza manchi. Ci sono tantissime offerte rivolte alle mamme, ai padri, ai neo genitori ma non viene fatto alcun riferimento all’educazione sessuale o all’affettività o al piacere per i giovani e per le giovani.
Nessun percorso sulla prevenzione contro le malattie sessualmente trasmissibili, sul sostegno alle donne che dovessero avere o essere a rischio di una gravidanza non desiderata. Viene menzionato solo un gruppo per affrontare temi quali “l’amicizia, la famiglia, la crescita e il rapporto con la comunità.”
Crediamo che le esigenze degli abitanti e delle famiglie di Peschiera Borromeo debbano trovare risposte molto più concrete e plurali.
Rientra nel loro diritto di contribuenti e di cittadini e per quanto ci sarà possibile, li sosterremo per ottenere il soddisfacimento pieno delle loro esigenze.
Così in una nota congiunta le Donne Democratiche e il Partito Democratico di Milano Metropolitana
Dai cassintegrati agli smartworker, ecco tutti i numeri e i nodi del lavoro
Un altro 1 maggio in cui l’Italia è all’ultimo posto nella classifica europea per occupazione femminile.
Un altro 1 maggio senza una vera parità retributiva.
Un altro 1 maggio in cui le donne sono la fetta del mondo del lavoro più precaria.
Questa crisi rischia di cancellare tutti i passi avanti fatti e colpire le donne ancora di più. I dati lo dicono già.
Ma, per quanto questa situazione sia dura e ci faccia sentire tutte e tutti impotenti, non vogliamo lasciarci andare alla rassegnazione. Vogliamo lottare e cogliere anche tutte le opportunità che questo periodo potrà darci.
Per questo primo 1 maggio vogliamo mettere alcuni punti fissi al dibattito in corso tra donne e lavoro:
- Le donne sono in prima linea in ogni ambito lavorativo strettamente connesso con il superamento di questa crisi: da quello scolastico a quello sanitario. Molte hanno pagato questo sforzo con la vita, per loro e per tutte c’è bisogno di un impegno serio per colmare il gap occupazionale di questo Paese e formulare misure ad hoc per la crescente disoccupazione femminile di queste settimane;
- Quello che stiamo vivendo è telelavoro, non smart working e ci auguriamo vivamente che le difficoltà di questo periodo non diano adito a ritardare il progresso dei modelli organizzativi;
- La flessibilità organizzativa nel proprio lavoro non basta se è realizzata solo per permettere alle donne di tenere sulle proprie spalle entrambi i carichi: quelli di cura e quelli lavorativi. Questo periodo ci sta regalando molta più consapevolezza su quanto sia necessario partire dalla condivisione più che dalla flessibilità, o meglio che l’una senza l’altra non daranno mai la possibilità alle donne di scegliere davvero liberamente;
Noi continueremo a discutere, a confrontarci e a fare la nostra parte per un Paese più paritario, chiediamo al Governo di fare la sua, in primis coinvolgendo le donne nei luoghi decisionali per l’uscita dall’emergenza.
BUON 25 APRILE A TUTTE
Oggi non potremo scendere in piazza ma ci tenevamo a ricordare e ringraziare le donne partigiane che con la vita, la lotta e il sacrificio hanno reso l’Italia libera. La storia è troppo spesso ingenerosa con le donne, per questo vogliamo omaggiarle in modo speciale.
Buon 25 aprile a tutti e a tutte!